Sistemi di sicurezza perimetrale informatica, le prime barriere a protezione dell’infrastruttura IT della tua azienda
Prevenire è meglio che curare. Non si tratta di una frase fatta ma del mantra da tenere a mente ogni qual volta si ha a che fare con l’infrastruttura informatica della nostra azienda. Prendersene, infatti cura va a minimizzare i potenziali rischi e incident e permette di proteggere i device dai quali dipende lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Gli investimenti in sistemi di sicurezza perimetrale informatica e, ancor di più, in sicurezza informatica in generale vengo percepiti dalla maggioranza degli imprenditori come un qualcosa di non necessario o di urgente. È infatti, credenza comune che solo le grandi aziende siano bersaglio di hackeraggio, nulla di più sbagliato! Il crimine informatico non conosce limiti e chiunque, dal singolo cittadino, alla PMI, sino alla multinazionale è potenzialmente a rischio. Questo perché l’intento dell’hacker malevolo è molteplice: dal creare malfunzionamento sino all’estorsione. Quanto appena detto trova conferma nel Rapporto Clusit 2023 sulla sicurezza ICT, secondo cui, in Italia i ‘target multipli’ rimangono i più colpiti dai cyber attacchi.
Perché anche le PMI sono bersagli degli hacker
Le piccole e medie aziende sono bersagli ideali del cyber crimine, le motivazioni principali sono tre:
- Mancanza di conoscenze adeguate relativamente alla cyber sicurezza e quindi impreparazione del personale rispetto agli attacchi
- Investimenti nulli o carenti in formazione, in misure di sicurezza perimetrale informatica o di cyber sicurezza avanzata a protezione dell’infrastruttura IT aziendale
- Assenza di personale interno o esterno che si occupi di sicurezza informatica
Mancanza di conoscenze e formazione del personale
Relativamente alla mancanza o alla carenza delle conoscenze atte a prevenire i rischi, è importante sottolineare che, non solo l’impreparazione dei collaboratori aziendali è uno dei lascia passare per gli hackeraggi ma anche la principale sorgente di rischio. È infatti noto come l’elemento umano sia l’anello debole di ogni sistema di sicurezza e pertanto va formato adeguatamente per far sì che sia in grado di conoscere, riconoscere e prevenire le minacce provenienti dall’esterno. Fra gli esempi di cyber crimini quasi sempre andati a buon fine, che hanno come base di partenza l’impreparazione del personale, quello delle decine di mail di phishing che giornalmente tempestano le caselle mail con lo scopo di sottrarre dati, informazioni sensibili e coordinate bancarie.
Investimenti nulli o carenti in misure di sicurezza informatica
Le PMI italiane, sono ancora oggi poco propense ad investire in misure di sicurezza informatica. Uno dei motivi la mancata percezione della gravità, delle implicazioni legali e di altro tipo e della vicinanza del fenomeno, sentito come distante rispetto alla propria realtà. Per questo motivo, informare rispetto alle statistiche e alla gravità degli attacchi è importantissimo: da quanto emerge, dal Cyber Index PMI 2023 ( … il rapporto che fotografa lo stato di consapevolezza sulla cyber security tra le piccole e medie imprese italiane)
solo 14 pmi su 100 affronta in modo sistematico e corretto il tema della sicurezza informatica in azienda, con la conseguenza che l’86% delle PMI italiane o non riconosce proprio l’importanza di adottare politiche di cybersicurezza oppure, pur ri-conoscendone l’esistenza e la rilevanza non adotta alcun tipo di cautela o procedura sul punto.
https://www.networklex.it/post/cyber-index-pmi-2023/
Assenza di personale dedicato alla sicurezza e protezione informatica
È comune, che all’interno delle PMI che non hanno come core business quello informatico, non sia presente, per svariate motivazioni, personale che si occupi direttamente o indirettamente della sicurezza informatica dell’infrastruttura IT. Lo stesso può dirsi per quanto concerne l’affidarsi a partner informatici esterni che si occupino di tale argomento. In questo ultimo caso, le motivazioni sono da ricercarsi nelle cause di cui abbiamo appena scritto.
La sicurezza perimetrale informatica come base della sicurezza ed elemento imprescindibile
Ma quali sono le misure primarie da adottare per la protezione dell’infrastruttura IT aziendale? In primis il firewall, il sistema di protezione che monitora il traffico in entrata e in uscita dei singoli pc e che blocca gli accessi non autorizzati. In secondo luogo la VPN (Virtual Private Network), il sistema di sicurezza che protegge le connessioni internet. Ultimo ma non per importanza l’antivirus, il cui aggiornamento costante è necessario ai fini della rilevazione delle minacce sempre nuove e in evoluzione.